L’assenza di un tempestivo adeguamento ai requisiti del Regolamento MDR – che prevedono una documentazione tecnica più solida, l’applicazione di nuove regole di classificazione e un sistema di sorveglianza post-commercializzazione più rigoroso – comporta inevitabilmente l’esclusione dei prodotti dal mercato europeo.
Con l’entrata in vigore del MDR, molti fabbricanti si sono trovati di fronte a un cambio sostanziale: dispositivi classificati come Classe I secondo la MDD sono oggi riclassificati in Classe IIa, IIb o III, con requisiti molto più rigorosi.
Tutti casi tipici di riclassificazione, che ora richiedono la valutazione obbligatoria da parte di un Organismo Notificato (ON).
Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2023/607, sono stati introdotti nuovi termini transitori per tutti i dispositivi legacy, ma solo per chi ha già avviato l’iter.
Ritardare la sottomissione potrebbe portare a:
⛔Sovraccarico degli ON
⛔ Ritardi nelle valutazioni
⛔ Rischio di non ottenere la certificazione CE in tempo utile
Il momento giusto per agire è ora.
Posticipare significa esporsi a incertezze normative e possibili interruzioni nella commercializzazione.
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